Buonasera a tutti, miei adorati lettori. 💥
Alle luci di questo tramonto oggi vi porto una nuova recensione dai tratti malinconici e drammatici. Ogni tanto serve anche farsi trasportare da queste emozioni, senza dimenticarsi di fare poi una bella risata per risollevarci.
Buongiorno a tutti, qui con la musica dei Nomadi di sottofondo mi godo una giornata di stacco dallo studio (le piccole gioie della vita)! 👻
Voi invece come vi tenete impegnati? Belle letture? Film, serie e tutto ciò che di cinematografico c'è?
Chi di voi mi segue dall'inizio forse si ricorderà di questo nome "Sunday Tea", è una rubrica di chiacchiere che avevo cominciato anni fa e che avevo abbandonato.
Ma eccoci qui, più forti di prima!
Oggi non parleremo di libri.
Bensì di film. Film? Sì, asiatici. (Non me ne intendo tanto, ve lo dico, vi do semplicemente un piccolo parere, non insultatemi, su)
Per questo mese avevo messo l'obiettivo di vedere almeno 5 film, e così è stato.
In realtà ne ho visti molti di più.
Ma parleremo dei tre asiatici che ho visto.
Film sicuramente particolare, soprattutto per il protagonista che ho trovato parecchio singolare. Sicuramente pone il problema di quello che è per ognuno la "giustizia", soprattutto parlando di coloro che dovrebbero far rispettare questo concetto/ideale.
Un film che non credo riguarderò di qui a poco, anche perchè non posso dire che abbia una chissà quale morale, però non è neanche da disprezzare.
Su Wikipedia la trama è più lunga ma non vedo il motivo di spoilerare il continuo del film. Un film che sicuramente va capito, anche se magari non si condividono alcuni temi, ha di certo uno spessore che rende la storia più intricata e ragionata. Consigliato!
Tra i tre questo si trova nel mezzo, a un passo dall'ultimo posto.
Forse un po' troppo fantascientifico per i miei gusti, ma non mi ero resa conto del genere prima di guardarlo. Pensavo parlasse solo di sogni lucidi, invece è un mix tra scienza e intrighi. Qualche colpo di scena è apprezzabile, altri magari un po' meno. Non è uno tra i primi che consiglierei ma non è neanche scadente.
(Non dimenticatevi di seguirmi su instagram, sono ancora poco esperta ma imparerò in fretta: @ventodilibri_)
Come procede questa quarantena? Tutti in attesa di questo 4 maggio che sembra lontanissimo??
Spero stiate passando delle giornate serene, per quanto possibile. Io dal mio canto posso solo dire che ho passato giorni e giorni a cercare i miei futuri acquisti libreschi.
Come la maggior parte preferisco avere il libro cartaceo, nonostante il mio fedelissimo Kindle mi segua dappertutto, per cui ho deciso che d'ora in poi cercherò di comprare almeno il 90% dei libri usati. Per trovare un compromesso con la mia disperata voglia di collezionare i libri e quella di stare attenta all'ambiente.
Maaaa comunque non starò qui a farvi un pippone sulle mie scelte più ecosostenibili, oggi andiamo sui desideri di comprare e avere libri.
Ecco i quattro libri che bramo in questo periodo:
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Sì, so che sono tutti fantasy.
Sì, so che sono tutti il primo libro di una serie.
Sì, sono molto indietro.
Le vostre scelte in wishlist invece? Ditemi un po' 👇👇
Buona domenica, miei cari lettori 💕 Oggi non ho tantissima voglia di mettermi all'opera, ma è giornata di pulizie e non posso procrastinare oltre! Nel frattempo voi godetevi queste nuove uscite:
Rainulf era bloccato sotto la bestia mentre litri di sangue caldo misto a pezzi di intestino esplodevano sul suo volto. Sto per morire, pensò, stava per morire per mano di un anatolico o un bulgaro, infilzato dalla picca di un banalissimo coscritto, piantato a terra mentre non riusciva neanche ad aprire gli occhi per vedere un'ultima volta il cielo. (cap. 5)
➳ Qualcosa in più sul contesto storico
Agli inizi del primo millennio il meridione d’Italia è frazionato tra diversi poteri: Sacro Romano Impero, Impero d’Oriente, il Papato, i principati Longobardi e i saraceni combattono costantemente per assestare il loro dominio su queste terre particolarmente fertili e rigogliose nel cuore del Mediterraneo.
Contemporaneamente la Normandia, formalmente unita e sotto la guida dei discendenti di Rollone, è teatro di aspre faide familiari.
I Drengot, una famiglia della nobiltà minore ma con un discreto potere economico, vengono brutalmente esiliati per un delitto d'onore, attratti dai racconti dei cavalieri di ritorno dalla Terra Santa decideranno di costituire un’armata di mercenari pellegrini per tentare di ricostruire le loro fortune nel meridione d’Italia. Qui, tra alterne fortune, si porranno di volta in volta al soldo del migliore offerente arrivando ad essere spesso l'ago della bilancia in contese tra poteri molto più grandi di loro. Nel giro di un ventennio da predoni e mercenari diventeranno nobili e ricchi signori, stabilizzeranno il loro potere con la Contea di Aversa e faranno da apripista per un’emigrazione di massa che porterà nella penisola centinaia di cavalieri, uomini valorosi ma con pochi mezzi, in cerca di un riscatto
➳ Estratto
Non riuscivo a dormire. Risvegliata infinite volte in quella stanza così buia e sconosciuta.
La giornata trascorsa si mescolava nei miei sogni tra paure e sgomenti. La mano di Terence era adagiata sulla mia spalla. Mi ritrovai improvvisamente insicura, sola.
Avevo freddo, nonostante fosse estate e nonostante le coperte. Era il mio corpo a essere gelido, il sangue scorreva in me di ghiaccio. Desiderai di essere a Gineste, nella mia camera, nel mio letto così familiare.
Per un istante pensai di alzarmi, dovevo rompere quei pensieri che infestavano la mia mente.
Ma dove sarei andata?
Uscita della collana "I read it"
"Mia nonna diceva sempre che chi nasce sotto una cattiva Stella poi ci resta per sempre, ed io credo che avesse ragione. Ci pensavo ogni notte, quando tornavo a casa da sola e l'unico rumore intorno a me era quello dei tacchi a spillo sul cemento, ci pensavo in quelle notti in cui aprire le gambe era decisamente più facile nell'aprire il mio cuore, quando mi infilavo nei letti di uomini sconosciuti bramando quell'amore che non ero mai riuscita ad avere. Non era stato l'amore a portarmi lì, quella notte, ma la mia Stella. Una Stella eclissata dal buio perenne che abitava la mia anima. Una Stella cattiva, proprio come me."
Buonasera a tutte le anime lettrici che passano di qui! Ho una notizia per voi: ho finalmente creato un profilo Instagram che spero duri. Potete seguirmi con il nick di @ventodilibri_ oppure cliccando qui. 💝
E nonostante le superstizioni su venerdì 17 eccomi qui con una nuova recensione dalle note thriller ↡
➳ Recensione
Mia Dennett è la figlia di uno dei giudici più influenti della zona, se non dell'America, ribelle e fuori dagli schemi familiari sin dall'infanzia. In un giorno come tutti gli altri viene misteriosamente rapita da un uomo che però non segue alla lettera il piano che gli era stato comunicato. Nonostante i pochi rapporti con la famiglia la madre ormai ha solo il pensiero di sua figlia e grazie all'aiuto del detective Gabe i due cercheranno di farsi forza, insieme a Mia, per mettere insieme i pezzi per scoprire cosa è successo.
Mi alzo, la afferro per i capelli. Lei strilla. "Chiudi il becco", dico. La trascino tra gli alberi. Poi la spingo davanti a me e le ordino di muoversi. "Sbrigati", ma sembra che le sue gambe funzionino male. Inciampa, cade. "Alzati", urlo deciso. (p.77)
Ho apprezzato tanto i vari punti di vista, sia quelli al presente che quelli al passato. E' di sicuro un modo migliore per capire come sono andate le vicende secondo il vissuto di tutti. Non ho però notato grandissime differenze per quanto riguarda la scrittura di ogni punto di vista, nonostante ciò ovviamente cambiano i pensieri ricorrenti di ogni personaggio. Infatti, Eve, la madre di Mia, è uno dei personaggi che più riesce a trasmettere la preoccupazione nell'avere un familiare lontano senza avere sue notizie. Gabe, invece, ci permette di vederla dal punto di vista di chi indaga. Colin è sicuramente il punto di vista più singola e quello che mi più mi ha incuriosito, quello del rapitore.
Sull'albero di Natale ci sono le luci. Non le dico come sono finite lì. Sostengo che non le piacerebbe saperlo. Le ho accennato che lo svantaggio altrui viene a nostro vantaggio. Secondo lei sono meravigliose di notte, quando spegniamo l'interruttore principale e ci sdraiamo vicini, al buio, rischiarati solo dal fuoco e dalle lucine sull'albero. (p.269)
Ahimè, però, non ho sentito la suspense che mi aspettavo, anzi. Non ci sono stati grandi colpi di scena, eccezion fatta per il finale. Probabilmente questo è uno dei lati "negativi" del parlare sia al presente sia al passato, ciò che il detective sta cercando di capire è il perchè Mia sia stata rapita. Ma già il fatto che Mia abbia i suoi capitoli al presente esclude che per lei sia finita con la morte.
A proposito di finale... Onestamente mi ha stupito, certo. Nonostante ciò, ripensando a tutto il libro, dopo essere venuta a conoscenza del finale, ho storto leggermente il naso perchè non capisco davvero il motivo di alcuni comportamenti. Di sicuro, però, è un finale originale, a mio avviso.
Buongiorno a tutti 😍
Come procede questa quarantena? Nonostante si stiano allentando le restrizioni non so davvero se abbandonare il mio pessimismo e il mio scetticismo o se tenerli per sicurezza. Mah. Ma oggi non pensiamo, facciamo il punto della situazione libresca!
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo attualmente?)
Attualmente al 30%
L'ho appena riniziato, al 10%
What did you recently finish reading? (Cosa hai finito di leggere di recente?)
Una brava ragazza - Mary Kubica la cui recensione arriverà questo fine settimana!
Necessary Madness - Jenn Crowell (in Italia pubblicato con il nome Il sale sulle labbra) è stata una lettura in inglese che ho scaricato dalla piattaforma Netgalley due annetti fa. Qui la recensione 👇
What do you think you'll read next? (Cosa pensi leggerai dopo?)
Di sicuro questo.. poi credo ne sceglierò un altro, o in inglese o una delle letture in arretrato.
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx E voi che mi dite? Qual è la vostra lista di lettura?? Vi aspetto sotto nei commenti ↓↓
Buongiorno a tutti, spero abbiate passato una serena Pasqua e con questo vi auguro anche una buona Pasquetta!
Nonostante quest'anno non ci siano scampagnate da fare, il tempo ha tenuto l'abitudine di ogni anno: a pasquetta mai sole 😂
Per cui, dal divano di casa, oggi vi porto una nuovissima segnalazione di un romanzo tradotto di fresco:
“Ritmo veloce e provocatorio… "I luoghi oscuri del cuore" è un romanzo potente sul destino, le scelte, i legami familiari, e il modo in cui sono tutti connessi con le nostre vite.”
“Tragedia, vendetta, amore e ossessione sono le forze in gioco in questa storia avvincente. Piena di indimenticabili personaggi e turbolenti passioni di cui i lettori ne parleranno a lungo dopo aver finito il libro.”
—L’autrice di Primadonna acclamata e premiata dalla critica, Megan Chance
➳ Estratto del libro
California del Sud
Le serate calde e senza vento erano la norma a Los Angeles, un luogo dove quasi tutto era una messinscena e il clima raramente si faceva notare. Lì, a essere sotto i riflettori erano gli eventi e le persone. Quasi tutte le sere i riflettori illuminavano il cielo da qualche parte in città. Quella sera, di fronte alla Galleria d’Arte La Cienega. C’erano tutti i frequentatori abituali delle mostre d’arte, nomi presenti nelle cronache mondane, antichi e nuovi ricchi, insieme a poeti esistenzialisti e bohémien che riempivano ogni caffetteria da Hollywood a Hermosa Beach.
Noti critici d’arte chiacchieravano di prospettiva e significati, discutevano del messaggio sociale. Adoravano l’artista, una donna vibrante ed esotica le cui enormi tele erano piene di violenti schizzi di colore, e scrivevano del suo lavoro in termini lusinghieri e audaci quanto le opere stesse, paragonandola agli espressionisti astratti come Pollock e de Kooning. Rachel Espinosa era la beniamina della scena artistica di LA, e la moglie di Rudy Banning.
Rudy arrivò in ritardo alla mostra, dopo aver bevuto per tutto il pomeriggio. Suo padre aveva ragione, era un idiota, una cosa che era più facile da ingoiare se accompagnata da una bottiglia di scotch. I riflettori erano spenti quando parcheggiò l’auto fuori dalla Galleria. Una volta dentro, si appoggiò alla porta d’ingresso per riprendere l’equilibrio.
Una coltre di fumo di sigaretta aleggiava sulla marea di baschi neri, cappelli di feltro grigi e chignon. In un angolo, una piccola band suonava uno strano mix di calypso e jazz: una contaminazione tra Harry Belafonte e Dave Brubeck. Il liquore scorreva, c’erano pile di sigarette a ogni pochi metri su alti piedestalli d’argento, e il catering era catalano, insolito, ma utilizzato per suffragare la bugia che sua moglie, Rachel Maria-Teresa Antonia Espinosa, facesse parte dell’alta aristocrazia spagnola. Quella era la sua sera e il suo tocco era ovunque.
Rachel era dall’altra parte della sala, sotto un faretto e davanti a uno dei suoi pezzi più grandi e più recenti, il Ginsberg Howls. La folla la circondava, ma quasi tutti restavano a un metro di distanza, come se avessero paura di avvicinarsi troppo a una simile icona. Un giornalista del Los Angeles Times la stava intervistando, mentre un fotografo con le maniche arrotolate le girava intorno, scattando foto con i flash diretti e accecanti.
Rachel si girò verso la macchina fotografica, assumendo una posa accuratamente studiata che Rudy le aveva già visto fare prima: braccio sollevato, un bicchiere da martini con tre cipolline in mano. Stasera era vestita in arancione brillante. Sapeva bene qual era il suo posto in quella stanza.
Rudy si servì da bere da un vassoio retto da un cameriere di passaggio, poi tracannò il whiskey prima di arrivare a tre metri da lei. All’inizio lei non lo vide, poi si voltò con istintiva repentinità e lo guardò dritto negli occhi. Ciò che successe in quel momento fu solo un pallido ricordo di quello che era stato un tempo, i giorni in cui uno sguardo dall’altra parte di una stanza avrebbe fatto sparire tutto ciò che avevano intorno. L’espressione di sua moglie si addolcì, finché lui non mise il bicchiere vuoto su un vassoio di passaggio afferrandone un altro pieno e poi sollevò sarcasticamente il bicchiere e lo svuotò mentre lei lo guardava senza lasciar trasparire nulla.
➳ Angolo dell'autrice
Jill Barnett incanta i lettori con il suo mix di storie originali fatte di amore e risate. Publishers Weekly ha dato al suo libro, Il cavaliere dei miei sogni (I Romanzi Mondadori), un’opinione stellare, definendolo “esilarante... I suoi personaggi sono gioiosi e freschi, il suo stile è piacevole da leggere, come un raggio di sole estivo.” Detroit Free Press al libro Joy la strega (I Romanzi Mondadori), uno dei migliori libri dell’anno, hanno dichiarato, “La Barnett ha uno stile fantastico perché con una battuta riesce a dare vita a una storia d’amore.” Tutti gli altri suoi libri hanno avuto il plauso della critica e da allora sono apparsi nelle classifiche dei bestseller del New York Times, USA Today, Publishers’ Weekly, il Washington Post, Barnes and Noble e Waldenbooks, che ha assegnato a Jill il premio National Waldenbooks. Ne sono state stampate 7 milioni di copie e le sue opere sono state pubblicate in 21 lingue. Jill vive con la sua famiglia nel Nord-Ovest del Pacifico.
Buongiorno a tutti, e una buona quasi Pasqua!
Quasi perchè è sabato e anche perchè, ammettiamolo, non si sente tanto il fatto che ci sia una festività di mezzo.
Ma torniamo a noi... letture in inglese, here we are!
Ho letto questo libro dopo averlo richiesto sulla piattaforma NetGalley, l'ho letto interamente in inglese per cui quando parlerò della scrittura mi riferirò alla versione in lingua originale.
Vi ho però lasciato tutti i dati della versione in italiano per chiunque voglia leggerla.
➳ Recensione Sarebbe decisamente fantastico vivere la vita che si sogna, un marito, un figlio, un po' di tranquillità.
Questo è ciò che sperava Gloria Burgess, fino a che una delle peggiori notizie ha fatto tremare il suo piccolo mondo e con esso le sue certezze. Cancro. Ecco ciò che si sta mangiando suo marito dall'interno.
Alle prese con la solitudine e con un giovane figlio, Gloria ripercorre la sua storia, dai primi incontri con Bill sino a scavare nella sua vita familiare.
There was an idea very popular in the Middle Ages called the correspondence theory, and what it basically said was that one man's agony could send the universe into a tailspin. --- traduzione: C'era un'idea molto popolare durante il Medioevo chiamata corrispondentismo, praticamente ciò sosteneva che l'agonia di un solo uomo potesse mandare in crisi l'universo.
Ho pianto? Sì.
Tralasciando la mia personale predilezione per il dramma, son riuscita ad immedesimarmi in Gloria che, senza "indorare" il lutto, è riuscita a trasportarmi in un quel mare di confusione che caratterizza la sofferenza di chi resta.
Spesso, in situazioni di lutto, si pensa solo al fatto che chi rimane sicuramente ci soffre, però poi spesso trascuriamo il peso che sopportano... il lato freddo del letto la mattina, il senso di colpa nel trovarsi bene con qualcuno e al contempo il bisogno che qualcuno colmi quell'assenza. Ci son vari aspetti del lutto che questo libro a mio parere tratta bene, con umanità e con quel pizzico di semplice quotidianità che permette a tutti di immaginare ciò che davvero succede.
We who have to live, to remember, to breathe after the loved one's last drawn breath. What about us? Where do we go when we go on? --- traduzione: Noi che dobbiamo vivere, ricordare, respirare dopo l'ultimo respiro dei chi amiamo. Che ne è di noi? Dove andiamo quando andiamo avanti?
Ho apprezzato, inoltre, il modo in cui la protagonista ha raccontato del suo passato, della paura di come questo potesse ancora ora influire sul suo presente.
La relazione con i genitori l'ho apprezzata particolarmente, soprattutto nella parte finale quando è stato più emotivo e più descrittivo. La retrospettiva che lei si trova a organizzare sulle opere del marito è contemporanea alla "retrospettiva" che lei fa sulla sua vita.
And so I rolled over, into his waiting embrace, and when his hands reached beneath the thin fabric of my nightgown, I whispered "I love you", "I love you" into his hair, as if love were enough, as if love wew armor, as if love were an amulet which could plunge us into light and out of darkness. --- traduzione: E così mi son girata, verso il suo abbraccio che mi attendeva, e quando le sue mani scivolarono sotto il sottile tessuto della mia camicia da notte, sussurrai "ti amo", "ti amo" tra i suoi capelli, come se l'amore fosse abbastanza, come se l'amore fosse una corazza, come se l'amore fosse un amuleto che potesse immergerci nella luce e farci uscire dall'oscurità.
Sicuramente un libro schietto e sincero nelle tematiche, la lingua differisce leggermente quando a parlare è la protagonista, insegnante di inglese, rispetto al linguaggio colloquiale di tutti i giorni.
Nonostante ciò, avendolo letto in lingua originale, devo ammettere che non l'ho trovato particolarmente astruso, anzi. Son riuscita ad estrapolare tutto il contenuto con sentimenti annessi, il che mi ha reso veramente partecipe della storia. Un libro che ho divorato nell'ultima parte; mi ha permesso di vedere il lato più intimo e fragile di una persona sinceramente distrutta per la perdita, senza però renderla meno umana. Ciò che un po' mi spiace è non aver avuto modo di conoscere meglio Bill, il defunto marito e neanche il bambino che l'ho visto come un mero contorno.