27 mag 2015

Città di vetro - Cassandra Clare » Recensione

Buonasera/buongiorno a tutti cari lettori!
Ultimamente mi son data da fare per modificare la grafica del blog, che ve ne pare?
A me piace di più ora, sinceramente. E' un po' più ordinato ed anche un po' più personale.

Bene, diamo inizio alla recensione di Città di Vetro - Cassandra Clare (The mortal Instruments #3)



➳  Titolo:  Città di vetro
➳  Serie: The Mortal Instruments #3
➳  Autrice: Cassandra Clare
➳  Casa editrice: Mondadori
➳  Pagine: 565
➳  Anno: 2011
➳  Prezzo: €11,50


➳  Trama

Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d'origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto a poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale... forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali.

➳  Recensione (con spoiler)

Ed ecco che anche il terzo libro della serie vola via..
Ho sempre più paura di quando finirò la serie, probabilmente mi mancherà un sacco visto come mi sta prendendo.
Partendo dal presupposto che è una serie che ho amato fin dalle prime pagine di Città di Ossa questo libro non mi ha deluso, anzi.
Partiamo dall'inizio.
Clary. Sembra che sia cresciuta di anni durante questi tre libri. E' più combattiva e lo ha dimostrato che nell'aprire un portale senza alcuna autorizzazione e senza essere realmente preparata. L'ho amata tantissimo durante il libro. Non è stata una di quelle protagoniste deboli che stanno sempre cercando protezione dal macho di turno, anzi. Si è 'lanciata' contro Valentine senza pensarci due volte, cioè.
Ora, contro la propria volontà, Clary pensò a come Jace l'aveva guardata allora, alla luce di fiducia nei suoi occhi, alla fede che aveva in lei. Jace l'aveva sempre ritenuta una ragazza forte. E glielo aveva dimostrato in ogni sua azione, in ogni sguardo e in ogni carezza. Anche Simon aveva fiducia in lei. Tuttavia, quando l'aveva stretta tra le braccia l'aveva fatto come se Clary fosse fragile, come se fosse fatta di delicatissimo cristallo. Jace, invece, l'aveva stretta tra le braccia con tutta la forza che aveva, senza mai chiedersi se lei fosse in grado di sopportare quella pressione: sapeva che era forte quanto lui.                                           [...]                                                                            Clary chiuse gli occhi. Ripensando a come Jace l'aveva guardata, la notte in cui aveva liberato Ithuriel, non poteva non immaginare come l'avrebbe guardata in quel momento, se l'avesse vista cercare di avvicinarsi a lui per morire insieme sulla sabbia. Non ne sarebbe stato commosso, non l'avrebbe ritenuto un bel gesto. Si sarebbe arrabbiato, vedendola arrendersi. Sarebbe stato profondamente... deluso.
E subito dopo lei capovolge tutta la storia. Sarà pure una ragazza piccolina ma di coraggio ne ha.
Jace. Caro ragazzo, non puoi sapere quanto io sia implosa nei pezzi tra te e Clary. In questo libro mi è parso ci sia stato più contatto da quel punto di vista. Tralasciando i vari demoni interiori di Jace. Lui è stato molto più vulnerabile durante il libro, c'è stato un grande cambiamento anche per lui. Non mi sarei mai aspettata di vederlo, in qualche modo, più umano dal punto di vista di alcune sentimenti. Non che la cosa mi sia dispiaciuta, anzi. E' stato bello vedere un'altra sua sfumatura, per così dire. Adesso spero solo che nel prossimo libro sia di nuovo combattivo (e anche un po' scontroso) come lo era nel primo e nel secondo libro.
Valentine. Devo ammettere che per questo personaggio nutro emozioni contrastanti. Vi sembrerà strano ma non sono così felice della sua morte, anzi. Avrei preferito restasse in vita ancora un po', giusto per tormentare ancora un po' il tutto. Ora però c'è anche il figlio legittimo che può prendere il suo posto. Non credo davvero lui sia morto, sarebbe troppo strano concludere tutto così.
Alec e Magnus. Aaaaaaaaaaaaaw. Quando ho letto la scena alla Sala degli Accordi credevo di poter svenire. Insieme mi piacciono tantissimo nonostante non abbiano tutta questa importanza ancora (spero ne acquistino un po' di più nei prossimi libri). Magnus si è rivelato più comprensivo del solito mentre Alec è stato molto coraggioso rispetto a com'era prima. Praticamente quando Jace si è mostrato più vulnerabile tutti gli altri hanno tolto fuori gli artigli.
Max. Ci son rimasta malissimo quando ho letto ciò che gli è accaduto ma devo ammettere che non mi ha toccato nel profondo. Non lo conoscevo così tanto perchè non ha avuto così tanta importanza fino ad ora e questo mi dispiace.
Sebastian. Che personaggio interessante, davvero. La sua comparsa mi è piaciuta tantissimo. Ha smosso un po' tutto e spero continui a farlo con tutta la crudeltà che sembra provare.
Ora, onestamente, ho un piccolo problema con  Maryse. Non riesco a prenderla in simpatia, non ce la faccio. Non so perchè ma non me la racconta giusta.


Bene, credo di aver scritto tutto ora passiamo al voto.


4,5 su 5.
(Non proprio il massimo ma siamo praticamente lì)





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