Oggi finalmente una bella giornata rilassante, all'insegna dell'ozio. Non dover uscire, non dover fare commissioni e tutto rende un po' più tranquilli, non credete?
E poi soprattutto se si spera che un po' possa piovere per rinfrescare questa temperatura ancora un po' alta.
Da voi come procedono le cose? Tutto bene?
Nell'attesa di un po' di fresco vi lascio con questa nuova segnalazione:
➳ Titolo: Inferno a Milano. La nota nella nota
➳ Autore: Giovanni Nebuloni
➳ Casa editrice: 13Lab Editore
➳ Pagine: 290
➳ Anno di pubblicazione: 2016
➳ Prezzo: €15,00 cartaceo
➳ Trama
Cosa sta accadendo a Milano? I due figli del più grande possidente italiano stabiliscono il parricidio e pochi minuti dopo vengono invece assassinati, assieme al padre e a cinque guardie del corpo. I sicari del commando appartengono a una confraternita russa e dileguandosi dal luogo dell'eccidio il palazzo d'epoca a cui hanno appiccato un devastante incendio per distruggere le tracce del loro intervento -, s'imbattono in una volante della polizia, sopraggiunta per constatare gli effetti del rogo. Ne colpiscono a morte l'agente alla guida e per circostanze a lei favorevoli, risparmiano la vita a Livia, la collega sul sedile a fianco. Un ispettore non ancora trentenne che sta svolgendo indagini inerenti a misteriose e molto consistenti compravendite immobiliari e di società, in Lombardia e a Milano in particolare. Seguono immediatamente la strana funzione d'uno smartphone che senza intervento alcuno da parte dell'utente - chiama se stesso (vedi il sottotitolo "La nota nella nota"), l'omicidio d'un monsignore cattolico nella chiesa ortodossa di San Vito in Pasquirolo, l'arrivo a Milano del ministro per l'economia della Federazione Russa...
➳ Che cos'è la Fact-Finding Writing
Qui è sufficiente dire che i termini Fact-Finding
Writing sono stati acquisiti dalla quotidianità statunitense: in giurisprudenza
indicano l’indagine sui fatti durante un procedimento legale, nel linguaggio
dei media è la scernita per importanza delle notizie. Qui, Fact-Finding Writing
sta per scrittura conoscitiva o scrivere per conoscere mediante la narrazione e
il suo obiettivo è di apprendere sempre di più, e di esprimere, con la parola
scritta, qualcosa che prima non era noto, o non osservato e non individuato
nella sua struttura reale.
➳ Riguardo lo stile
In un’opera narrativa, certo lo stile non è tutto,
altrimenti sarebbe come affermare che l’abito fa il monaco, negare il comune
pensiero “essere belli dentro” o lo spessore, la terza dimensione, di un
oggetto.
La Fact-Finding Writing privilegia innanzitutto il contenuto
e siccome stiamo parlando di conoscenza, è implicito che la storia deve essere
sempre nuova ed esprimere qualcosa di ancora non detto. Conseguenza di ciò, le
trame dei romanzi della Fact-Finding Writing sono assolutamente originali.
Il messaggio della FFW non è mai banale ed è della più
ampia portata possibile, è “universale.” Nei romanzi Fact-Finding Writing, c’è
un respiro internazionale proprio del villaggio globale. Le storie di questa
corrente letteraria non parlano della trita, desueta condizione della donna o
dell’uomo, di un serial killer variamente mascherato, di uno stucchevole
rapporto fra persone, del drago e delle ninfe.
Viviamo nel villaggio globale, nell’era delle immagini,
della velocità, e le narrazioni molto estese, i “mattoni” tipo “Guerra e pace,”
o un romanzo di Robert Ludlum, non hanno più ragione d’essere. L’autore conosce
vita, morte e miracoli dei suoi personaggi. Devono bastare poche righe per
descrivere il vissuto di un personaggio. I personaggi non vengono delineati minuziosamente
quando non è necessario farlo. Non si deve tediare e depistare il lettore.
La scrittura della Fact-Finding Writing è il risultato
di azioni di sintesi. Le narrazioni sono scorrevolissime, non c’è presenza di
time-out o tempi, pesi morti.
Un motto della Fact-Finding Writing può essere
“Annulliamo la noia.”
E “visto” che siamo nell’era delle immagini
–assimilabili a uno stormo di turbinanti uccelli o ad un nugolo di moscerini –
il suo stile tiene d’occhio il terzo occhio, il cinema, più che il teatro. “Nell’ottica”
stilistica, obiettivo della Fact-Finding Writing è avvicinare il linguaggio cinematografico al linguaggio letterario.
Vuole che per il lettore la pagina diventi “una videata da leggere” – non solo
mediante dispositivi digitali –, uno “schermo di carta” che però si possa
piegare fisicamente. I personaggi vengono “ripresi” come da una telecamera, con
la quale ci si addentra però anche nell’interiorità, dentro la psiche. Nei suoi
personaggi, l’autore tendenzialmente s’immedesima come può fare un attore alla
Strasberg o Stanislavskij. Come in un film, i personaggi si descrivono anche
attraverso le loro parole. I dialoghi, anche privi di didascalie, vorrebbero
far sì che la pagina su carta o a video venga percepita come “una visione
continua,” cioè sempre come in un film.
➳ Angolo dell'autore
Giovanni
Nebuloni vive e lavora a Milano. È consolidatore di traduzioni da varie
lingue nella sua società di traduzioni ed è il fondatore, nel 2010, della
corrente letteraria Fact-Finding Writing, scrittura conoscitiva o scrivere per
conoscere. Dopo i romanzi , “La polvere eterna” (2007), “Fiume di luce” (2008),
“Il disco di Nebra” (2009), “Dio a perdere” (2011), “Il Signore della pioggia”
(2012), “Viaggi inattesi” (2013), “L’umile forma dell’immortalità” (2014), “Nel
nome dell’Universo” (2015), questo “Inferno a Milano - La nota nella nota” è il
suo nono romanzo pubblicato.
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