26 set 2019

L'arte di sparire - Jenny Downham » Recensione

Buonasera a tutti!
Qui è il capitano che vi parla, sogna, Valeria, sogna.
Oggi riesco finalmente a portarvi la recensione di uno dei tre libri (lo so.. è triste) che son riuscita a leggere quest'estate.
Spero vi possa piacere ^^
➳ Titolo: L'arte di sparire
➳ Autrice: Jenny Downham 
➳ Casa editrice: Bompiani
➳ Anno di pubblicazione:  2018
➳ Prezzo: €11,60 cartaceo €6,99 ebook


➳ Trama

Quando i servizi sociali rintracciano la sua famiglia, Mary, anziana e smarrita dopo aver perso il compagno, si ritrova affidata alla figlia Caroline che non vede da anni e, come in passato, segreti e silenzi le dividono. In compenso la nipote diciassettenne Katie è incuriosita dalla nuova nonna. Timida e insieme irruenta, è innamorata e non sa cosa fare dell'impulso che la spinge verso la persona sbagliata né come gestire una madre rigida e ossessionata dal controllo. Caroline, dal canto suo, deve confrontarsi con un passato che non le piace e Mary sarà costretta a smettere di nascondere dietro la perdita della memoria, che pure la incalza, certi fatti che ricorda benissimo. Tre donne che litigano, si ignorano, si detestano eppure hanno molto da dirsi.

➳ Recensione


Tre donne.
Tre generazioni a confronto.
Una verità che non è sempre come la si racconta, verità che variano da chi le racconta.
Tre storie che si intrecciano e che creano una trama dagli svariati nodi e segreti che il tempo riuscirà a svelare.
Sicuramente un romanzo che tiene compagnia, che dà qualche spunto di riflessione ma tutto sommato una lettura nella media.

"E allora? Le parole non hanno mai ucciso nessuno." Mary le posò una mano sul ginocchio. "Non fare come Pat, che si nasconde sempre, che si sente sempre in difetto." (pag. 77)
Un libro nel quale è facile trovare parti di sè, probabilmente in tutte e tre le protagoniste. Uno sguardo al passato, presente e futuro della sfera dell'adulto, del crescere e dell'invecchiare.
Adatto ad ogni fascia d'età permette al lettore di confrontarsi con generazioni marchiate da diversi tipi di pensiero, di modi d'agire, di abitudini.

Probabilmente la maggior parte dei lettori si immedesimeranno nella figura della giovane Katie, alle prese con i problemi dell'adolescenza, di un mondo infinito ma al contempo troppo piccolo. La parte restante dei lettori si trova probabilmente più vicina a Caroline, un'adulta che ha cercato di tappare ogni fessura della sua vita che avrebbe potuto minacciare la sua stabilità.


Una storia [...] era come un pezzo di stoffa o una sciarpa di lana: potevi tirarne un filo e osservarlo nel palmo della mano. Ma i fili erano tanti e intrecciati fra loro, quelli che appartenevano a te, quelli che erano di altre persone, e l'incoerenza e l'errore diventavano parte di tutto l'insieme. (pag. 410)


 Come ogni storia dai tratti drammatici che si rispetti ci son vari punti che verranno chiariti alla fine del libro, una sorta di liberazione che il lettore attende insieme ai protagonisti, un qualcosa che, una volta raggiunto, potrà rendere pace alle tre donne del libro.
Sicuramente il mix perfetto tra timidezza, serietà e spigliatezza, insieme è come se diventassero l'unione perfetta di ciò che tendenzialmente si aspira ad essere caratterialmente (beh.. almeno per me). Difficile non trovare dei tratti comuni che ci portano a sperare un lieto fine.




Libro di compagnia, non tiene incollati alle pagine ma manco vi respinge via
Voto: 3,5 su 5

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