Hello everyone!
Qui è la vostra blogger che vi scrive dal basso di una normale giornata calda di inizio giugno.
Come va?
Spero tutto bene, in caso contrario spero di allietarvi un po' con questo nuovo post per la rubrica "Quattro blog per un autore" con il fantasy romance di Mariarosaria Guarino: Cuore di tenebra - hope in the darkness
Qui è la vostra blogger che vi scrive dal basso di una normale giornata calda di inizio giugno.
Come va?
Spero tutto bene, in caso contrario spero di allietarvi un po' con questo nuovo post per la rubrica "Quattro blog per un autore" con il fantasy romance di Mariarosaria Guarino: Cuore di tenebra - hope in the darkness
Conosciamo l’autrice attraverso la sua scrittura.
L’autrice potrà scegliere tra:
A) DARE SFOGO ALLA SUA SCRITTURA CREATIVA SCEGLIENDO UNO DEI TRE QUESITI PROPOSTI
B) DARE ORIGINE A UN RACCONTO BREVE SCEGLIENDO TRA TRE INCIPIT
A)
Il calore del cuore
3: Apri il dizionario in una pagina a caso e punta il dito su una parola.
Fai questa operazione per dieci volte e appunta le parole che ottieni. Scrivi
una breve storia che contenga tutte queste parole (N.B. Non barare!).
Parole: anche, forza, rumori, giorno, occhi, futuro, testa,
volta, finale, una
Il calore del cuore
La mattina era
calda, eppure nubi grigie avanzavano all’orizzonte. La ragazza, d’istinto, si
strinse nelle spalle a ripararsi dal freddo; anche se la giornata era tiepida,
il gelo che la tormentava era radicato nelle profondità del suo cuore. Ogni
giorno, esaminando la sua vita, Giulia si diceva che non era completa, che non
stava vivendo davvero: era come osservare l’esistenza di un’altra persona
leggendola dalle pagine di un libro di cui si conosce già il finale. Avanzò
andando incontro alle nuvole come in cerca di un cambiamento e, quando le prime
gocce di pioggia scesero a bagnarle il viso, alzò gli occhi al cielo
accogliendole con gratitudine. Salì sul treno felice, la pioggia le faceva
quell’effetto sin da quando era una bambina; si poggiò contro una delle porte
sospirando dopo la corsa fatta per arrivare in stazione, e fu allora che vide per
la prima volta il ragazzo. Le stava di fronte dall’altro lato della carrozza e
la fissava: aveva gli occhi di un azzurro intenso che illuminavano il volto e i
capelli castani.
Nei giorni
seguenti lo incontrò spesso e alcune volte ebbe persino l’impressione che lui
le stesse sorridendo anche se non le si era mai avvicinato. Tutto cambiò
quando, un giorno in cui Giulia era in ritardo e scendeva rapida le scale che
portavano al binario, lo incrociò. Pareva in difficoltà e avanzava con cautela.
La giovane rallentò, gli si affiancò anche se si udiva lo sferragliare del
treno in arrivo e incontrò i suoi occhi azzurri.
«Rischi di
perderlo», affermò e spinta da qualcosa che non seppe spiegarsi, gli prese una
mano che lui strinse con forza, per trascinarlo con sé negli ultimi metri che
li separavano dal convoglio le cui porte stavano per chiudersi.
«Grazie, mi
chiamo Roberto».
«Giulia». Per
la prima volta la ragazza abbandonò la solitudine in cui si trincerava,
sentendosi a proprio agio con un perfetto estraneo che, in modo del tutto
inspiegabile, pareva leggerle nel profondo.
«Sai, anche a
me la pioggia piace perché è come se il mondo mi fosse più vicino; i rumori
sono amplificati e gli odori più penetranti: mi fa sentire vivo. Quando ci
siamo visti la prima volta era un giorno di pioggia, il tuo profumo riempiva
l’intera carrozza e la tua gioia era palpabile anche a distanza. Lo è ogni
volta che piove, l’ho notato». Giulia gli strinse la mano, nessuno era mai
riuscito a leggere così bene ciò che il suo cuore aveva imparato a nascondere.
Avrebbe voluto poggiare la testa contro la sua spalla, tuttavia ebbe timore di
compiere un passo falso perché in fin dei conti erano ancora degli estranei che
condividevano solo dei piacevoli momenti durante gli spostamenti in treno.
Un giorno però
Roberto non salì sul treno. Trascorse un’intera settimana, poi Giulia cominciò
a preoccuparsi e vedendo uno dei ragazzi con cui egli arrivava di solito in
stazione, decise di informarsi.
«Scusa, mi sai
dire come mai Roberto non sta venendo?» Il giovane la fissò incredulo.
«È in ospedale
per l’intervento alle cornee, non lo sapevi? I dottori vogliono provare a
fargli recuperare la vista persa parzialmente durante l’incidente di qualche
anno fa». Giulia sentì il mondo vorticarle intorno, tuttavia ebbe la prontezza
di farsi indicare di quale ospedale si trattasse. Come aveva fatto a essere
tanto stupida da non accorgersi della realtà? Corse mentre un temporale le
infuriava attorno e questa volta, l’acqua che le sferzava il viso mescolandosi
alle sue lacrime, non le offrì il sollievo che cercava. Entrò nella camera con
il fiato corto per la corsa, nella testa le parole del medico quando le aveva
spiegato che l’intervento non era andato come sperato. Roberto non avrebbe più
recuperato la vista, il suo sarebbe rimasto un mondo fatto di ombre e
gradazioni di grigio. Vedendolo solo, in quel letto d’ospedale, si rese conto
di quanto le fosse mancato e avanzò verso di lui osservandolo voltarsi con gli
occhi ancora coperti dalle bende.
«Giulia?»
«Perché non me
lo hai detto?» chiese la ragazza sedendosi accanto a lui.
«So che ci
conosciamo da poco ma mi piaci e volevo offrirti un futuro che non fosse
costruito sui miei limiti, darti gioia condividendo con te i colori e le
emozioni della vita. Non volevo coinvolgerti nella mia vita prima di aver
provato il tutto per tutto». Giulia si protese a sfiorargli il viso.
«Tu riesci a
capirmi meglio di chiunque altro e, per quanto mi riguarda, i colori e le
emozioni non esistevano prima di incontrarti». Lui voltò il viso verso il suo,
dandole come sempre l’impressione di poterla vedere. «Mi dispiace di non aver
capito», aggiunse la ragazza poggiando la fronte contro quella del giovane.
Roberto scosse la testa rivolgendole un sorriso.
«Hai visto me
invece della mia cecità, perché te ne dispiaci?» Le accarezzò i capelli,
seguendo la linea dei suoi zigomi e sussurrò contro la sua bocca.
«La pioggia mi
ha sempre fatto sentire più vivo ma da oggi con te comincerò a vivere davvero».
La baciò e Giulia, per la prima volta, dimenticò il gelo interiore che ogni
volta la sopraffaceva, mentre un dolce calore cominciava finalmente a scaldarle
il cuore.
➳ Angolo dell'autrice
Mariarosaria Guarino è nata nel 1981 a Napoli. Sin dall'età di dodici anni si è cimentata nella stesura di racconti brevi, poi ha deciso di provare a scrivere un romanzo vero e da allora non ha più smesso. Ama annotare su carta i pensieri e tramutarli in storie che possano dar vita ai suoi personaggi, e dice di amare le loro avventure al punto da descriverle come se le stesse vivendo in prima persona. Il primo libro Fantasy che ha adorato è stato La spada di Shannara, di Terry Brooks, poi seguito alla Spada della Verità, di Terry Goodkind. Grazie alla lettura, della quale non può fare a meno, ha scritto diverse storie, ancora inedite, seguite dal suo primo romanzo, pubblicato in self e dal titolo Oltre il buio dell'anima, nato dalla collaborazione con la sorella Serena.
Se un'idea la colpisce, scrive senza sosta fino ad aver completato ogni dettaglio, perché ritiene i suoi personaggi una parte importante di sé. Si reputa un po' folle da questo punto di vista, ma crede che sia la follia a rendere la vita un pizzico più interessante, e si augura che questa pazzia possa contagiare anche i suoi lettori quel po’ che basta a strappare anche, soltanto, un sorriso.
La sua passione nascosta sono i Drama e il suo sogno, oltre a poter condividere ciò che scrive, è viaggiare e poter vedere il mondo, soprattutto Giappone e Cina che la affascinano per cultura e tradizioni.
Le altre giornate riguardanti questo libro:
1° giornata: In compagnia di una penna - La copertina del libro
2° giornata: Leggendo insieme - La vita divertente di un autore
3° giornata: Gli occhi del lupo - Autore vs Personaggio
Wow!! Ora devi scrivere il libro di Roberto e Giulia. Potrebbe emozionare molto!
RispondiEliminaPuò essere un'idea interessante 😊
Eliminacomplimenti all'autrice per la sua creatività e io non ci sarei riuscita
RispondiEliminaottima padronanza della lingua e fervida immaginazione
spero tanto che l'autrice ci regali altri libri come questo in palio
Grazie 😘
EliminaRacconto davvero ben fatto ed emozionante. Complimenti!
RispondiEliminaSono contenta ti sia piaciuto 💜
EliminaDavvero bello, complimenti all'autrice :)
RispondiEliminaTi basta così poco per scrivere capolavori, sei molto brava (ma questo lo sapevo già :P)
RispondiEliminaOra non ti resta che continuare e farci sapere di più su Giulia e Roberto <3