17 feb 2016

Colpa delle stelle - John Green » Recensione

Buon mercoledì a tutti!
Ultimamente sono stata abbastanza costante con il 'www wednesday' ma oggi voglio fare un altro cambiamento. Non ci sono stati grandi cambiamenti dalla settimana scorsa quindi ho preferito lasciarvi una recensione che avevo in cantiere da un po'.
Ho preso in mano Colpa delle stelle per caso, volevo leggerlo da un po' ma non ci ho pensato poi tanto.


➳ Titolo: Colpa delle stelle
➳ Autore: John Green
➳ Casa editrice: Rizzoli
➳ Pagine: 351
➳ Genere: Young adult
➳ Anno di pubblicazione:  2012
➳ Prezzo: €16,00/13,00 cartaceo €9.99 kindle-ebook



➳ Trama

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato. 


➳  Recensione

Partiamo dal fatto che, stranamente, non ho amato poi così tanto il libro rispetto al film.
In realtà quest'ultimo l'ho visto un po' malino, lo seguivo e non lo seguivo, quindi mi sono evidentemente persa qualcosa.
Nonostante ciò, però, sono sicura che alcune cose ci siano solo nel libro, rendendolo, come sempre, una perla lavorata rispetto a quella grezza del film che ha sempre meno campo d'azione.

"I veri eroi comunque non sono quelli che fanno le cose; i veri eroi sono quelli che NOTANO le cose, quelli che prestano attenzione."

Sappiamo tutti come va a finire questa storia, se n'è parlato tanto, no?
Ecco, devo ammettere che forse è anche questo che non mi ha lasciato apprezzare fino in fondo il libro, il fatto che fosse stato per molto tempo sulla bocca di tempo. Forse un po' sopravvalutato.
Diciamo che sì, l'impressione che ne ho avuto, alla fine è stata questa.

Mi aspettavo una storia molto travolgente, che mi facesse anche cadere qualche lacrima visto i fatti che caratterizzano lo scritto, ma no, nulla.
Nonostante ciò, però, è un libro leggero, molto ironico, senza rasentare il limite, vista la sua natura.
Hazel Grace è molto sveglia e intelligente e questo mi ha portato ad amarla, ad apprezzare ogni sua battutina che, con acutezza, ogni tanto riferiva a qualcuno.
E' quando trova pane per i suoi denti che tutto si fa più interessante. Augustus Waters è un ragazzo intelligente a sua volta e nonostante siano due tipi differenti di intelletto riescono a scontrarsi e ad incontrarsi. Augustus, o Gus, è una di quelle persone che riuscirebbe a mettere tutti a loro agio, senza sforzi, e questo mi è piaciuto davvero tanto.
Due caratteri tranquilli ma non banali creano una bella coppia, a mio parere.

"Cos'altro dire? E' così bella. Non ti stanchi mai di guardarla. Non ti preoccupi se è più intelligente di te: lo sai che lo è. E' divertente senza essere mai cattiva. Io la amo. Sono così fortunato ad amarla, Van Houten. Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, vecchio mio, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire. A me piacciono le mie scelte. Spero che a lei piacciano le sue."

Mi sarei aspettata, però, un po' più di reattività dai personaggi che, alle volte, sembravano subire tutto un po' passivamente, nonostante le loro note condizioni. Cioè, hanno di certo fatto una mezza pazzia durante il racconto, un dubbio che volevano assolutamente risolvere ma alle volte (prima degli ultimi colpi di scena) sembra che si siano rassegnati, o almeno Hazel. Questo è ciò che è parso a me.
E forse è stato il fatto di sapere già tutto ciò che succedeva che, alla fine, non mi ha fatto connettere davvero con i personaggi.
Sfortunatamente non ho percepito poi così tanto l'amore che legava i due. Sì, bella la lettera, belli i gesti ma non mi sentivo dentro il libro, per nulla. E questo mi è dispiaciuto, tanto.
La scrittura di Green, come già avevo avuto modo di constatare con 'Will ti presento Will' è abbastanza scorrevole, capace di far volare trecento e più pagine, ma come ho detto, speravo volassero legandomi a loro, e invece.


Voto: 3,5 frecce su 5
Carino, ma non indimenticabile



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